Coras alzò la testa guardando il maestro Merlow con aria di sfida.
Merlow era l'insegnante privato di Coras, gli insegnava l'arte della spada e delle altre armi, come prendersene cura e come usarle in duelloe in battaglia. Merlow era un vecchio che a dispetto delle apparenze era bravo con la prada quanto i gloriosi cavalieri del re; aveva sapelli grigi che coprivano a malapena l'incipiente calvizia e occhi marrono che brillavano quando impugnava una spada tradendo la sua lunga esperienza sui campi di battaglia.
"Non puoi rifiutarti" stava dicendo Merlow "Ne va della tua investitura a cavaliere del regno".
"Ma sono il figlio del re, perchè dovrei andare all'esame inieme agli altri alievi dell'Accademia?" chiese Coras con voce irritata.
"Perchè solo l'Accademia, oltre al re, ha il potere di nominare i cavalieri" rispose il suo maestro mantenendo un tono pacato.
"L'addestramento l'ho fatto" sbottò Coras "e come principe ho comunque il diritto di andare in battaglia e ..."
"E' un ordine di tuo padre"
Coras taque.
Merlow sapeva che ormai era fatta: Coras non avrebbe mai detto di no ad un ordine diretto del re.
"Va bene" si arrese il ragazzo e dopo essersi inchinato mestamente davanti al maestro uscì dalla stanza.
Merlow sospirò, prese una cote e iniziò ad affilare una spada.
Coras era un ragazzo alto e slanciato con capelli neri sempre spettinati, aveva sempre un capannello di ragazze di corte che lo seguivano attratte irrimediabilmente dai suoi profondi occhi grigi e dalla sua aria svogliata.
Coras era il figlio di re Sert, il severo regnante di Eldor. Come tale il ragazzo aveva studiato al castello com Morlow, ma spesso seguiva anche leziono all'accademia delle armi in città.
Nei suoi viaggi aveva constatato di essere il migliore, non c'era nessuno che lo eguagliasse con la pada o con l'arco, nessuno a parte...
ECCO RAGAZZI LA PRIMA PARTE L'HO FATTA. ORA VI CHIEDERETE "SE CORAS E' IL BULLO CHI E' IL SECCHIONE?" BE ASPETTATE E LO SAPRETE.
CIAO! CIAO!
ECCO LA SECONDA PARTE DI SCHERZI DEL DESTINO (LOL GUARDA L'OGGETTO DEL MESSAGGIO) ADESSO CHE LINK HA DECISO DI MORIRE CONTRO ITACHI E WIZ HA FATTO UN DISCORSO SU CHI TEME CHI DI CUI NN HO CAPITO NIENTE, POSSO CONTINUARE.
Luch si stava riposando all'ombra di un faggio nell'immenso giardino dell'Accademia.
Gocce di sudore gli scendevano lungo le braccia muscolosee sui capelli castano scuro, aveva appena superato l'esame di ammissione all'esame dell'Accademia. In realtà non era stato molto difficile: era sempre stato il migliore findal primo anno e si era impeganato allenandosi anche di notte sotto la supervisione del maestro Quan.
Alla fine del secondo hanno Luch aveva già sconfitto tutti gli alunni più forti della scuola, anche quelli del quinto anno che spesso erano il doppio di lui.
Solo una persona non era mai riuscito a battere: il principe Coras.
Luch si perse nei suoi ricordi del primo incontro col principe.
Era un pomeriggio di giugno e Luch era appena stato promosso al terzo dopo un esame di tiro con l'arco e con la balestra.
Era sempre sotto quel faggio riposare quando un corteo di persone si avvicinò all'Accademia erano tutti a piedi tranne un vecchio un po' calvo con profondi occhi grigi e un ragazzo pressapoco dell'età di Luch.
Coras era smontato da cavallo e si era diretto verso l'ngresso principale dell'Accademia dove il Gran Maestro Sasar lo aspettava con gli altri insegnananti.
Quan si staccò dagli altri inseganti avvicinandosi a Luch.
"Chi è quel tipo?" chiese il ragazzo appena il suo maestro gli fu vicino.
"E' il principe Coras, il figlio di Sert. Oggi frequenterà le lezioni all'Accademia con gli altri, ordini del re" spiegò lui.
"Bene, voglio propro vedere quanto è forte" esclamò Luch
"Non cacciarti nei guai, già mezza scuola ti evita per paura, vuoi spaventare l'altra metà attaccando il figlio del re?"
"Penso di no, ma comunque penso che sarebbe una bella sfida"
"Vedremo, vedremo..." disse il maestro tornando all'Accademia.
Più tardi a lezione Coras venne chiamato dal Maestro Quan per vedere i suoi progressi.
Quan fece combattere Coras contro Isulo, un alievo che tirava discretamenti di scherma e che Luch aveva già sconfitto alla fine del primo anno.
Coras chinò lievemente il capo in segno di saluto e poi aspettò che il suo avversario facesse la prima mossa.
Isulo si buttò si Coras pirando al braccio destro del principe.
Mossa stupida, troppo prevedibile pensò Luch mentre Coras era ancora immobile.
Poi com un rapido scatto schivò il colpo di Lsulo gli blocchò il braccio dietro la schiena e puntandogli la spada alla gola.
Quan applaudì seguito dagli altro allievi.
Luch non trovò l'occasione di misurarsi con Coras a lezione perchè il maestro stette bene attento a dividerli mentre faceva i gruppi per esercitarsi.
Luch passò la lezione a guardare Coras che si destreggiava con la spada contro gli altri ragazzi. Era così concentrato che per poco non si fece colpie da un novellino che aveva deciso di sfidarlo, ignaro di quello a cui andava incontro.
La sera Coras stava passeggiando nel chiostro dell'Accademoa senza fare caso a tutte le persone che si inchinavano al suo passaggio.
Poi d'improvviso da dietro l'angolo sbucò Luch. I due si scontraroo e caddero a terra.
"Stai più attento!" esclamò irati il principe.
"Tu piuttosto guarda dove vai" sbottò l'altro.
"Come osi rivolgerti così al tuo principe?"
"Adesso sei solo un alievo dell'Accademia, non importa se il tuo caro papà è il re""
"Allora risolviamola in duello" lo sfidò Coras, sicuro di se.
Si diressero verso l'arena centrale com le spade che tintinnavano appese alla cintura, pronte a combattere.
Trovarono uno spazio al centro dell'arena mentre gli altri duellanti si facevano da parte per vedere la sfida.
Coras aggiustò la presa sull'elsa elaborata della sua arma e si mise in posizione. Luch estrasse dal fodero una semplice spada con una guardia crociata in legno rivestita di cuoio.
I due si fronteggiarono aspettando qualcosa che distraesse l'altro.
Lui non mi ha ancora visto combattere quindi ho un vantaggio riflettè Luch.
Meglio concludere in fretta anche se non penso che sarà facileIn quel momento una folata di vento alzò un mulinello di sabbia dell'arena e Coras attaccò.
Si muoveva velocemente cercando di colpire le gambe di Luch.
Il ragazzo saltò per schivare il colpo che improvvisamente deviò verso la sua testa.
Luch l'aveva previsto, parò il colpo son la sua lama e srerrò un calcio al fianco di Coras.
Il principe indietreggiò di qualche passo e Luch ne approfittò per lanciarsi su di lui.
Coras parò malamene il colpo e il braccio gli partì di lato. Luch approfittò della situazione menando un fendente verso la spalla dell'avversario.
Coras si abbassò, ma fu troppo lento, un rivolo di sangue usciva da una ferita superficiale sul suo braccio.
Luch attaccò di nuovo, ma stavolta Coras era pronto e parò con facilità respingendo l'offensiva.
I colpi si susseguirono ad una velocità impressionante mentre le tenebre scendevano sul campo e gli inservienti accendevano i fuochi attorno all'arena.
Ad un certo punto Coras tendò un affondo, ma Luch lo schivò e Coras gli cadde addosso facendolo cadere a terra.
Una nuvoletta di polvere si alzò dal suolo mentre i due rimanevano immobili seduti sulla sabbia.
Per un attimo nessuno si mosse, si sentivano solo i respiri ansimanti dei due ragazzi, poi.
"Basta mi arrendo" Dissero insieme.
Ancora silenzio, poi sdraiati a terra cominciaron a ridere senza riuscire a fermarsi.
Infine si alzarono e si strinsero la mano in segnodi rispetto e amicizia.
Da quel giorno I due raazzi si incontrano spesso di notte per duellare insieme e nessuno gli aveva ancora scoperti, a parte i Maestri Quan e Merlow che accompagnavano gli aglievi in questi incontri segreti.
Un grugo in lontananza scosse Luch dai suoi pensieri: era Quan, e aveva una faccia preoccupata.
FINITA LA SECONDA PARTE "IL RICORDO DI LUCH".COSA SARA' SUCCESSO PER PREOCCUPARE IL MAESTRO QUAN?
E IO CHE NE SO?